Dalla Biennale di Sant’Etienne arriva un tavolino ad alto tasso di creatività e di riciclo. L’ha creato Vered Zaykovsky, originaria di Tel Aviv, che sfruttando la tecnica dell’intreccio di materiali naturali come le foglie di dattero o corde, propria della tradizione millenaria della sua terra, ha utilizzato sei copie della rivista di design Domus per costruire la base del suo tavolino, lasciandole intatte per poter essere lette nuovamente.
Il tavolino I(l)tour (il nome è il mix tra “improvvisazione” e “ornamento” in ebraico) sarà prodotto in numero limitato, ma resta un bell’esempio di possibilità di riutilizzo, abbinando materiali in disuso e oggetti vecchi a parti nuove.
Da: Domus Web
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
0 Comments