Dal 18 gennaio scorso chi copia un’opera di design rischia una condanna. Ad aprire la strada, una sentenza che finalmente riconosce la piena tutela d’autore al mobile di design, è la Panton Chair, la sedia a “S” disegnata dal danese Verner Panton nel 1959 e da sempre realizzata da Vitra. Quest’ultima, unica licenziataria dei diritti, aveva intentato causa a un noto negozio milanese che vendeva nel suo showroom copie della sedia Panton del tutto simili all’originale e rigorosamente made in China.
La flessuosa sedia in propilene, ottenuta da un unico stampo, all’epoca rappresentò una grande rivoluzione in termini di estetica e di caratteristiche tecniche, tanto da entrare nella collezione permanente del Moma ed esposta in molti altri musei. Pertanto, pur trattandosi di una sedia distribuita su scala industriale, alla Panton viene riconosciuto il copyright perchè “è la manifestazione di una ricerca e di un’inuizione espressiva”.
Quella nella foto è l’ultima versione in scala della Panton Chair pensata da Vitra: l’assenza di spigoli, la leggerezza, la varietà di colori e la plastica lavabile la rendono perfetta (anche) per i bambini.
Da: Domusweb
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