Lo studio di we+ ha un obiettivo chiaro: creare un dialogo migliore tra natura e umanità riscoprendo in chiave nuova il ciclo di vita dei materiali. Da questa prospettiva parte per immaginare un’alternativa per i materiali di scarto.
I designer hanno riflettutto sul fatto che spesso non utilizziamo gli edifici sfruttandone l’intero potenziale, per esempio le costruzioni destinate ai centri commerciali qualche volta durano solo pochi anni e poi sono destinati alla demolizione. In Giappone questo caso si verifica con una cadenza media quinquennale.
Ridurre gli scarti e riutilizzare i materiali diventa il focus principale del nuovo progetto Link. Si tratta di sgabelli realizzati con le macerie degli edifici in demolizione. Ovviamente riassemblati per renderli nuovamente utilizzabili in maniere impreviste.
Perdendo la loro funzione originaria, questi materiali vengono riassemblati in modalità inattese eslorandone le possibilità. Si tratta di materiali misti che vanno dai mattoni al metallo passando per il legno e che vengono ridotti a pezzi di varia dimensione. I più grandi diventano il pattern esterno, i più piccoli riempimento. La polvere avanzata si trasforma in pigmento. Facile? No. D’effetto? Sì.
Il tuo indirizzo e-mail non verrà pubblicato.
Devi essere connesso per inviare un commento.
0 Comments