Helix Lamp ha un fascino molto particolare perché si ispira al filamento in tungsteno delle vecchie lampadine e ne assume la forma, senza il bulbo e in dimensioni maxi. Nasce così la nuova idea di Michael Samoriz che firma il progetto.
Il senso di deja-vu è immediato ma non si coglie immediatamente l’ispirazione della lampada, cosa che la rende al tempo stesso misteriosa e intrisa di potere simbolico. D’altronde quale altro elemento avrebbe potuto riassumere il concetto di illuminazione se non quel che ne è stato il cuore per tanto tempo?
Qui ciò che si trovava al centro stesso delle vecchie lampadine a incandescenza si fa struttura della lampada che per illuminarsi opta invece per una tecnologia più moderna. Allo stesso tempo il richiamo all’elica del dna e a qualcosa di ancora ancora più essenziale è molto evidente. Cosa che fa di questa proposta un’idea assai più profonda e piena di significato di quanto non trapeli a prima vista.
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