Il nome dietro l’idea che ha dato vita a Mado è quello di Megan Yeo che ha voluto reiventare il concetto di seduta creando un sistema che è al tempo stesso poltrona, divanetto ma anche angolo di privacy.
Il tentativo di “creare uno spazio personale come un santuario all’interno di spazi condivisi” ci sembra perfettamente riuscito visto che Mado è un elemento di arredo davvero particolarissimo. Che gioca con l’idea dei confini tra gli spazi, nostri e altrui.
L’aspetto è super minimale ma al tempo stesso di forte impatto visivo. Megan Yeo lo ha immaginato attraverso un processo multidisciplinare che ha incluso il disegno, le prove con modelli di cartone, la stampa 3D e la lavorazione di tubi metallici.
Nella forma aperta, Mado è una seduta che favorisce l’interazione con gli altri. Ma quando le sue “ali” si richiudono offre uno spazio separato, più intimo, che comunica il desiderio di ritirarsi in uno spazio personale distinto da quello condiviso.
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