Siamo abituati a considerare le sedie pieghevoli secondo un movimento verticale: si chiudono quasi tutte su se stesse piegando la seduta verso la spalliera e viceversa. Non è questo il caso. L’idea di Jon 117 SP, studio di design con base in Messico, sceglie il movimento opposto.
Di più: la struttura della sedia non è di plastica, o in uno di quei molti materiali simili, spesso ipertecnologici, che garantiscono robustezza e leggerezza ma anche un approccio inevitabilmente industriale. È invece in legno, con un ritorno a materiali naturali e lavorazioni artigianali che al design ultimamente piacciono sempre di più in ottica eco-sostenibile.
Si chiama dunque Collapsible Wood Chair il progetto di cui ti abbiamo raccontato e che merita ancora qualche parola. I lati della sedia sono profili pressoché identici che riproducono proprio la sagoma della seduta classica. Tra loro però corde intrecciate formano seduta e spalliera. E si piegano quando richiudi la sedia.
In questo modo la seduta è super confortevole, niente affatto dura come il legno suggerirebbe a guardare la sedia chiusa. Inoltre la flessibilità del materiale centrale ti consente per l’appunto di richiuderla limitandone drasticamente l’ingombro.
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