In-Ei in giapponese significa ombra ed è facile intuire il perché della scelta di questo nome per una linea di lampade e lampadari, dal momento che dalle forme che si sposano alle luci nascono appunto le ombre. A firmare la collezione è Issey Miyake insieme al Reality Lab per Artemide.
Si tratta di lampade pieghevoli, spesso plissettate o lavorate con tecniche che somigliano a quelle dell’origami, coniugate però alla più moderna tecnica della programmazione tridimensionale. Già un progetto dello stilista chiamato A Piece of Cloth si basava sul medesimo concetto per realizzare abiti.
Le forme vengono ideate al computer, dunque tagliate e compresse per eliminarne l’ingombro. Basta poi estenderle per realizzare le forme compiute, tra scultura e architettura. Applicata alle lampade la tecnica dà vita alla linea In-Ei, appunto. Anche il materiale scelto è poco consueto, perché derivato da bottiglie di plastica riciclate.
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